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Tracce svelate

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30.11.2023 — 16:30/19:00

Tracce svelate

Un convegno per conoscere gli ultimi rinvenimenti archeologici in Valtellina e Valchiavenna.

Giovedì 30 novembre alle ore 16.30 la Provincia di Sondrio ospita in sala consiliare un convegno di presentazione dei risultati delle campagne di scavo condotte nel 2023 a Teglio, Piuro, Caspoggio, Tresivio e Castione grazie al sostegno del “bando provinciale per la concessione di contributi per scavi archeologici – anno 2023”.

Il bando di € 100.000, rivolto gli enti locali, ha finanziato la prosecuzione di progetti di scavo e conservazione archeologica già avviati negli anni passati in Valtellina e Valchiavenna. E’ stato così possibile assegnare a cinque Comuni un contributo di € 20.000 ciascuno. Tra i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, oltre alla qualità del progetto, il partenariato con l’Università, la coerenza con le ricerche scientifiche già effettuate e l’organizzazione di attività divulgative.

A distanza di alcuni mesi dall’avvio delle campagne è ora possibile conoscere i primi risultati delle ricerche: saranno gli archeologi responsabili scientifici dei progetti Federico Zoni (Università degli Studi di Bergamo) e Fabio Saggioro (Università degli Studi di Verona) che illustreranno, anche tramite video e immagini fotografiche, i luoghi degli scavi e le strutture e i reperti rinvenuti, che datano dall’età del Rame, al Medioevo, fino al Seicento.

Programma

ore 16.30 | saluti
Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio
Omar Iacomella, consigliere provinciale delegato per la Cultura
Stefano Rossi, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
ore 16.45-19 | interventi
Federico Zoni (Università degli Studi di Bergamo), Fabio Saggioro (Università degli Studi di Verona), Marco
Redaelli e Giovanni Vanoi presentano i risultati dei cinque scavi condotti nel 2023 in provincia di Sondrio:
Caspoggio – castrum de Malenco
Castione – castello del leone
Piuro – area del palazzo Bavele, Belfort
Teglio – sito fortificato del “Dos del Castel”
Tresivio – colle del Calvario
ore 19 | aperitivo

Informazioni e iscrizione: t. 0342 531231 – maria.sassella@provinciasondrio.it

Ecco in sintesi i progetti, che hanno permesso di proseguire indagini archeologiche già in corso.

A Teglio nel “Dos del Castel”, dove ha sede l’antico castello medievale del quale si conservano la torre “de li Beli Miri” e la chiesa di S. Stefano, quest’anno si è aperto uno scavo a sud della torre che ha permesso di indagare edifici medievali e di recuperarne i relativi materiali archeologici. Già con la campagna 2022 vicino alla torre sono state portate alla luce una scalinata semicircolare scavata nella roccia (XIII secolo) e un’abitazione trecentesca che ha restituito numerosi reperti della vita quotidiana del castello bassomedievale.

Sono proseguite anche le indagini archeologiche dell’area Belfort a Borgonuovo, per continuare la riscoperta dell’Antica Piuro sepolta da una frana nel 1618: oltre al restauro e consolidamento degli antichi ruderi situati nella zona del Palazzo Vertemate di Belfort e delle pertinenze esistenti, si è realizzato un accesso alla camera ipogea detta "Cantina del Piocc".

Gli scavi in località “Castello” di Caspoggio, avviati nel 2020, hanno permesso di portare alla luce reperti che documentano la frequentazione del luogo fin dall’età del Bronzo, mentre le strutture medievali consistono in quel che resta di un castello di fondazione duecentesca racchiuso da un muro di cinta. Nel 2023 si è continuato lo scavo stratigrafico per individuare altre strutture del castello ancora interrate.
Scopo della ricerca archeologica al colle del Calvario di Tresivio è quello di continuare ad indagare un’area di sicuro interesse, documentato da reperti noti che datano dall’età del Rame fino al Medioevo. Nel luogo, infatti, si trovava un villaggio preistorico e protostorico abitato per lunghi secoli. Le ricerche si prefiggono anche di precisare la durata della presenza umana nel sito dell’antico castrum di Tresivio e di approfondire le dinamiche di romanizzazione della Valtellina.

Nel centro di Castione si sono riportati alla luce gli ambienti del castello situato appena a valle della chiesa di S. Rocco (ora auditorium) per comprenderne meglio le originarie funzioni. Il castello, situato su un dosso panoramico, è il luogo che ha dato origine al paese di Castione in seguito all’abbandono di Andevenno: la sua riqualificazione ha quindi un indubbio interesse storico.

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